Gruppo Giovani Del Murialdo - Santa Maria Delle Farine, Viterbo.


  • 15 Luglio 2023

Qual è il nuovo aspetto del Salone delle Farine?

I nuovi murales delle Farine. Sono stati realizzati dall’Associazione Murialdo nell’ambito del progetto “La vita è un arte”, finanziato "avviso pubblico dedicato ai comuni del Lazio e agli enti privati per le iniziative culturali, sociali e turistiche della Regione Lazio".

BENVENUTI NEL NOSTRO MONDO - rappresenta l’ingresso al nostro mondo, in quanto è da qui che inizia l’avventura per noi e per tutti i bambini che frequentano questo oratorio.

ORATORIO LE FARINE - La grande scritta può essere vista dalla strada e rappresenta una specie di grande insegna che invita chiunque passi di lì ad entrare.

VERSO LA LIBERTÀ - La grande farfalla, imprigionata all’interno del muro, riesce a spiccare il volo riacquistando la libertà perduta.

LE OMBRE PITTRICI - Questo murales è la replica di noi stessi che dipingiamo, esprimendo così il senso di collaborazione e unione che ci ha accompagnato durante tutto questo progetto.

UNIONE VITALE- In questo murales è rappresentato un albero della vita, simbolo di rinascita. Si tratta di augurare una vita basata su solide radici e vissuta in modo intenso a tutti coloro che hanno realizzato, direttamente e indirettamente, questo progetto, rappresentanti dalle mani che circondano l’albero.

DISTANTI MA INSIEME - Questo murales vuole mostrare come i bambini, con la loro spensieratezza e inconsapevolezza, riescano a trovare metodi alternativi per volersi bene anche in momenti difficili, esattamente come quello che abbiamo vissuto a causa della pandemia da COVID-19.

I COLORI DELL’EVOLUZIONE - Questo murales è stato realizzato per celebrare il continuo cambiamento e miglioramento delle nostre Farine. Gli elementi di puzzle già uniti gli uni agli altri rappresentano tutte le persone che hanno partecipato a questo processo. Gli altri pezzi rappresentano invece tutti i miglioramenti futuri che avverranno da qui in avanti.

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Ricordando suor Maddalena Ferrero

Riportiamo un articolo su Suor Maddalena Ferrero apparso su "La Voce e il Tempo" (Torino) a cura di Marina Lomunno La comunità parrocchiale di Nostra Signora della Salute si è raccolta il 27 aprile per l’estremo saluto all’amata suor Maddalena Ferrero, Murialdina di San Giuseppe, superiora della comunità religiosa di Torino che ha sede presso il santuario. Maddalena, nata a Vigone il 12 gennaio 1941, fin da piccola, come ha ricordato suor Orsola Bortolotto, già madre generale del ramo femminile della congregazione fondato nel 1953 da padre Luigi Casaril, cresciuta in una famiglia di profonda fede, è incline alla spiritualità e alla preghiera. Dopo il diploma in taglio e cucito la giovane Maddalena lavora come sarta e modellista molto apprezzata per la sua abilità. Intanto conosce i Giuseppini del Murialdo che ai tempi avevano il loro noviziato a Vigone: seguita dal suo padre spirituale, matura la decisione di consacrarsi al Signore nella congregazione delle Murialdine. Inizia il noviziato nel settembre 1965 cui seguono la prima professione religiosa nel 1967 e la professione perpetua il 3 settembre 1972 nella parrocchia-santuario di Nostra Signora della Salute proprio nelle mani del fondatore padre Casaril. Per il primo periodo di formazione è a San Giuseppe Vesuviano, poi a Montecchio Maggiore e infine a Ottaviano (Napoli) dove si diploma insegnante di scuola materna e qualche anno dopo, a Roma, consegue il diploma in Scienze religiose. È nominata più volte superiora in diverse comunità e nel 1975 eletta vicaria generale e delegata per le comunità italiane. Nel 1981 è maestra delle novizie, vicaria e consigliera generale e nel 1983 è maestra delle juniores. Nel 1987 è eletta superiora generale e si dedica completamente alle consorelle visitando più volte tutte le comunità in Italia e America Latina. Terminato il mandato, nel 1993 torna a San Giuseppe Vesuviano come superiora dove si impegna nella pastorale parrocchiale e in diocesi come consigliera della segreteria Usmi. Dal 1998 i problemi di salute non la fermano nel servizio alle consorelle e nell’apostolato con le famiglie e i giovani più fragili «amica sorella e madre», secondo lo stile murialdino. Dal 1999 al 2005 è trasferita nella comunità della Salute in Borgo Vittoria per tornare nel 2014 come superiora fino alla morte, il 24 aprile scorso. Dopo il peggiorare della sua malattia ematologica, nel settembre 2021 viene ospitata alla Rsa Annunziata della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, dove aveva ripreso energie grazie alle amorevoli cure delle suore del Cottolengo che hanno partecipato alla sua Messa funebre presieduta dal parroco della Salute don Franco Pairona. Suor Maddalena verrà ricordata per la sua vita ispirata totalmente al carisma murialdino del «fare e tacere»: era dolce e sempre sorridente, attenta alle persone che incontrava e di cui si faceva carico senza risparmiarsi. Lettrice attenta del nostro settimanale, finchè la salute glielo ha permesso, è stata amata da tutte le consorelle e dai tanti che hanno incrociato le sue strade per la semplicità, l’amore per la sua congregazione e la famiglia Murialdina. Marina LOMUNNO


11 Maggio 2024

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