Il mese murialdino, la terza settimana
- 16 May 2022
La terza settimana del Mese Murialdino in Ecuador è stata dedicata ai giovani, con l'incontro organizzato da p. Patricio Castro e dal sig. Angel Campuzano, della Commissione di Pastorale Giovanile della Provincia. Erano presenti giovani e confratelli delle varie opere Ecuadoriane, della Colombia, e rappresentanze di Brasile e Argentina-Cile, oltre ad alcuni confratelli del Messico e le Suore Murialdine. Essendo un primo incontro in presenza dopo la pandemia, la settimana è stata vissuta con grande entusiasmo! Negli ultimi giorni sono arrivati pure due confratelli indiani, p. Anu Raj e p. Vargheese. Il tema è stato la santità, vista come risposta all'amore di Dio, chiamata per i giovani d'oggi, impegno di vita, proposta di papa Francesco (nella lettera Christus vivit) e come sfida da accettare. Il primo giorno, dopo la Messa presieduta dal p. Provinciale, Raul Gonzales, il signor Campuzano ha lanciato alcune domande sul tema, che sono state affrontate in vari gruppi che poi hanno condiviso la risposta. Dopocena i vari gruppi locali si sono presentati.
Il 10 maggio, secondo giorno, è intervenuto il sig. Mauricio Lopez, pastoralista del CELAM (la conferenza episcopale dell'A. Latina) che ha suggerito tre terne per accompagnare il cammino di santità:
- testa, cuore, mani (ragione, passione, azione)
- metànoia, alterità, parresìa (conversione radicale, comunione con l'altro, coraggio profetico)
- conversione pastorale (verso gli ultimi), culturale (per vivere in questa nuova epoca sempre più interconnessa, cf. la Fratelli tutti del papa) e conversione socio-ecologica (v. Cara Amazzonia e Laudato sii di papa Francesco). I lavori di gruppo pomeridiani hanno approfondito alcuni aspetti della relazione.
Il terzo giorno si è collegato on-line il prof. José Guerra, dell'Università Cattolica di Quito,che dopo aver presentato brevemente la santità come forma di vita sui passi di Gesù, proposta a tutti i cristiani, per essere sale e luce, ha suggerito ai giovani alcune idee pratiche per attuarla:
- impegnarsi nei doveri quotidiani,
- curare le relazioni, a partire dalla propria famiglia,
- denunciare i pericoli che minacciano la società e la Chiesa,
- amministrare il denaro, non diventarne schiavi,
- scegliere sempre secondo i valori del Vangelo.
In conclusione, con l'icona di Maria Maddalena e Gesù risorto, ci ha detto che solo se Gesù è vivo per me e mi chiama per nome io lo posso riconoscere, abbracciare e seguire nella santità. Egli ci doni di sentire la Sua vita nella nostra vita. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di Quito. Dopocena giochi e marshmallows attorno al fuoco!
Il 12 maggio ha accompagnato i giovani la Sign. Monica Montenegro, pastoralista che lavora coi giovani e le famiglie. Con lei abbiamo ripercorso le modalità con cui i giovani possono vivere la santità, anche mediante l'uso di dinamiche di gruppo e giochi. Alcuni consigli da lei proposti:
- essere proattivi (aperti e fiduciosi verso il domani...)
- avere un obiettivo chiaro (non confondere la santità, questione di cuore, con la semplice pratica religiosa). La santità risponde alla domanda: al mio posto, ora, cosa farebbe Gesù?
- definire le priorità, cioè pianificare, progettare la propria vita, seguendo gli atteggiamenti spirituali della perseveranza, pazienza, mansuetudine, audacia, passione, allegria e senso dell'umorismo, competenza, condivisione, preghiera fedele. Così si forma un carattere forte, capace di affrontare anche le tentazioni (ciò che non seppe fare Davide con la moglie di Uria).
- coltivare l'empatia con i bisogni e sofferenze dell'altro
- pensare in positivo secondo le tre virtù della santità: umiltà, purezza d'intenzione, amore
- in sinergia, vivendo e progettando nella comunità, gruppo un cammino comune verso la santità
- "affilare la sega", ossia vivere in formazione permanente, auto-rinnovamento.
La celebrazione eucaristica, svoltasi nel giardino e chiostro della casa ospitante, è stata presieduta da p. Nadir Poletto, vicario generale che nel pomeriggio ha proposto una riflessione sull'incontro fra Giovanni ed Andrea e il Signore nel c. 1 del quarto vangelo. Che cosa, chi cercate? Il cammino di santità inizia dalla nostra risposta a queste domande basilari. Dopo aver portato ai giovani i saluti del Padre Generale, p. Nadir invita a riprendere questi incontri internazionali di giovani del Murialdo, che tanto bene possono fare... Nella serata ogni gruppo locale o nazionale ha presentato balli o canzoni, per finire con un po' di discoteca!
L'ultimo giorno il p. Patricio ha somministrato un questionario (ogni domanda andava risposta da diverse coppie di partecipanti) per la verifica dell'incontro. Successivamente il vescovo di Guayaquil, Mons. Luis Cabrera, ha tenuto l'ultima relazione, riprendendo vari contenuti dei giorni precedenti. Per incamminarsi verso la santità ascoltiamo la voce unica di Gesù il Buon Pastore, che ci chiama per nome. e ci riempie di gioia, come il Battista quando incontra Gesù. Dall'ascolto consegue il seguire Gesù, credere in Lui con la testa e con il cuore, per conoscerlo, come le pecore conoscono il pastore e viceversa. Infine vivere quella vita eterna che Gesù ci offre, in particolare nella sua Parola e nel Pane eucaristico. Nessuno ci può strappare dalle sue mani. E nella certezza che siamo sempre avvolti, protetti dalla misericordia di Dio, dal suo cuore che accoglie e redime le nostre miserie. Così anche noi potremo aprire il cuore agli altri, essere misericordiosi, diventare santi. Il vescovo ha infine presieduto l'Eucaristia finale, con il p. Provinciale e il p. Hugo Sanchez, economo provinciale. Dopo l'ultimo, ottimo, pranzo, è il momento dei saluti e partenze, con tutta l'emozione data dall'aver condiviso giorni intensi e felici.
(p.Eugenio Beni da Ecuador)
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Outras News
ALLA CASA DEL PADRE
Carissimi confratelli e tutti voi della Famiglia del Murialdo Abbiamo ricevuto con sorpresa e tristezza la notizia della morte di Papa Francesco. La sua persona, le sue parole, i suoi gesti ci erano compagni di vita e lo sono stati fino alla fine. Proprio ieri, il giorno di Pasqua, lo abbiamo visto ancora condividere con tutti la gioia della Risurrezione e augurare la Pace al mondo intero. È stato per noi il Papa del centocinquantesimo di fondazione della Congregazione. Ricordiamo alcune delle sue parole di stimolo per essere fedeli al carisma del fondatore: “Vi auguro di approfondire, alla scuola del Fondatore, l’arte di cogliere le esigenze dei tempi e di provvedervi con la creatività dello Spirito Santo. Vi raccomando in particolare i più giovani, i quali, oggi più che mai, hanno bisogno di testimoni credibili. Nel vostro ministero lasciatevi guidare dall’esempio mite e concreto di san Giuseppe” (2 marzo 2022). Credo che molti confratelli e laici ricordino il suo sorriso, le sue parole e il saluto personale nella chiusura dell’anno giubilare durante l’incontro con la Famiglia del Murialdo, avvenuto nella Sala Clementina in Vaticano, il 17 marzo 2023. Parlandoci del Murialdo ci ha detto: “Dio mi ama. Che gioia! […] Non si dimentica mai di me, mi segue e mi guida sempre!”. Lasciarsi amare da Dio: questo è stato il segreto della sua vita e del suo apostolato. Non solo amare, no, lasciarsi amare. Quella passività della vita consacrata, che cresce nel silenzio, nella preghiera, nella carità e nel servizio. E l’invito vale anche per noi: lasciamoci amare da Dio per essere testimoni credibili del suo amore; lasciamo che sia sempre più il suo amore a guidare i nostri affetti, pensieri e azioni”. E ha continuato: “il Murialdo ha saputo poi cogliere il valore del laicato nella vita e nell’apostolato del Popolo di Dio. Vi invito a coltivare la sua stessa passione e il suo stesso coraggio: insieme, laici, religiosi e religiose, su strade condivise, di discernimento e di lavoro, per essere artigiani di giustizia e di comunione”. Grazie, Papa Francesco, per essere stato così vicino alla gente e in particolare ai poveri. Esortiamo tutti ad una preghiera di riconoscenza per il suo servizio alla Chiesa e a tutto il mondo. Invito tutte le comunità a celebrare una Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, affidandolo alle mani di Dio. “Siamo nelle mani di Dio, siamo in buone mani”. Un cordiale saluto. P. Nadir Poletto, csj Padre Generale
22 April 2025

PASQUA: CRISTO È RISORTO!
"La risurrezione del Signore è la nostra speranza” (Agostino) Dall’alba di Pasqua una nuova primavera di speranza investe il mondo; da quel giorno la nostra risurrezione è già cominciata, perché la Pasqua non segna semplicemente un momento della storia, ma l’avvio di una nuova condizione: Gesù è risorto non perché la sua memoria resti viva nel cuore dei suoi discepoli, bensì perché Egli stesso viva in noi e in Lui possiamo già gustare la gioia della vita eterna. Oggi la Chiesa canta “il giorno che ha fatto il Signore” ed invita alla gioia. Oggi la Chiesa prega, invoca Maria, Stella della Speranza, perché guidi l’umanità verso il porto sicuro della salvezza che è il cuore di Cristo, la Vittima pasquale, l’Agnello che “ha redento il mondo”, l’Innocente che “ha riconciliato noi peccatori col Padre”. A Lui, Re vittorioso, a Lui crocifisso e risorto, noi gridiamo con gioia il nostro Alleluia ! (Benedetto XVI)
20 April 2025

TRIDUO PASQUALE: SABATO, LA VIGILIA!
Il Sabato Santo, la Vigilia di Pasqua, è caratterizzato dal silenzio e dal raccoglimento dopo la morte di Gesù Cristo che adesso giace nel Santo Sepolcro. Nelle Chiese le luci e le candele sono spente, gli altari spogli, senza fiori. Importante nella celebrazione pasquale è la Veglia serale che acquista il valore simbolico dell’attesa della Resurrezione di Cristo. Buona Vigilia di Pasqua 2025
19 April 2025
