100 ANNI DI PRESENZA DEI GIUSEPPINI DEL MURIALDO IN ECUADOR
- 19 February 2022
I primi Giuseppini arrivarono al porto di Guayaquil il 24 maggio 1922, quando l'Ecuador celebrava il primo centenario della sua indipendenza. I primi due sacerdoti Giuseppini, P. Emilio Ceco e P. Giorgio Rossi; Vennero ad occuparsi della Missione di Napo, abbandonata dopo l'espulsione dei padri gesuiti.
Dal loro arrivo, i missionari Giuseppini hanno lavorato instancabilmente per lo sviluppo globale delle persone, specialmente dei poveri, attraverso l'istruzione, l'assistenza sanitaria e la promozione sociale e culturale. Per l'educazione dei bambini e dei giovani, hanno creato le prime scuole in Amazzonia, San José, il Tecnico Juan XXIII, e la Scuola Agraria del Murialdo. Negli anni si sono diffusi in scuole, centri di artigianato e collegi della Provincia di Napo e delle province limitrofe. Per la salute costruirono ospedali e centri medici e, nell'area pastorale, la formazione dei catechisti, la costituzione di parrocchie ecclesiastiche e centri missionari.
Per aver reso presente il Regno di Dio attraverso l'evangelizzazione e per aver trasformato, la situazione sociale con l'educazione e la cultura nella storia della Provincia di Napo, sarà necessario parlare di un prima e di un dopo l’ arrivo dei giuseppini in quel bellissimo angolo dell'Amazzonia.
Senza trascurare l'opera missionaria nel Vicariato Apostolico di Napo, su richiesta di altre giurisdizioni ecclesiastiche, i figli di San Giuseppe hanno aperto nuove opere di apostolato nella Costa, nella Sierra e in Colombia. Nel 1922 si stabilirono ad Ambato, iniziando con il Seminario del Murialdo per la formazione dei futuri Giuseppini, poi la Scuola González Suárez, oggi Unità Educativa con lo stesso nome, e l'Unità Educativa del Murialdo, nel 1936 avviarono la Casa degli Appalti a Quito , Maddalena, della Missione di Napo; per la formazione di bambini e giovani nel sud della Capitale, creano la Scuola Paolo VI e il Tecnico San José; A Babahoyo, la scuola Marcos Benetazzo; a Guayaquil la Scuola Dante Alligheri; e a Salinas la Scuola di Rubira. Insieme a queste scuole sono sorte parrocchie che hanno permesso di rafforzare l'opera educativa e pastorale, soprattutto tra i giovani. Negli ultimi anni il carisma di san Leonardo Murialdo, dall'Ecuador, si è diffuso nelle terre colombiane a Bogotá e Medellín, con opere sociali e parrocchiali.
La crescita graduale e costante della missione del Napo, degli altri campi di missione della Sierra, della Costa e della Colombia sono l'eloquente testimonianza delle abbondanti benedizioni di Dio sull'attività missionaria giuseppina iniziata 100 anni fa.
Il ricordo di questo primo Centenario dell'arrivo dei Giuseppini in Ecuador infiamma i nostri cuori di una passione missionaria per l'evangelizzazione e ci fa rivolgere, con cuore riconoscente, a Dio per aver scelto noi Giuseppini come strumenti dell'instaurazione del Regno di Dio in questo paese meraviglioso, situato nel mezzo del mondo. E, dopo aver ringraziato Dio per la sua bontà, ringraziamo anche i 95 Giuseppini che hanno lavorato in questo secolo della nostra presenza in questa Provincia Ecuadoriano-Colombiana che sono già in cielo, le Suore. Dorotee e Murialdine a centinaia di insegnanti, catechiste, mamme apostoliche e benefattori che sono state il sostegno del nostro apostolato e, come ricompensa della loro generosità, godono già della beatitudine eterna.
I Giuseppini dell'Ecuador e della Colombia condividono la gioiosa celebrazione di questo Anno giubilare perché vogliamo che sia:
Un anno speciale di grazia, misericordia e rinnovamento.
Un anno per esprimere la nostra profonda gratitudine a Dio per le grazie ricevute in questi 100 anni.
Un anno per dare nuova vitalità alle nostre opere giuseppine in Ecuador e Colombia e per testimoniare che Dio ci ama di un amore eterno, infinito, attuale, tenero e misericordioso.
Un anno per ascoltare i desideri e le aspettative dei nostri bambini e giovani, soprattutto dei poveri.
Un anno per crescere nel rispetto e nell'amore per la bellezza del creato, incarnata per noi, nel fascino della Costa, nell'imponente paesaggio andino della Sierra, nella meravigliosa esuberanza dell'Amazzonia e nella bellezza del Territorio colombiano. .
Un anno che segna l'inizio di nuovi modi di inculturare il carisma del Murialdo nella nostra realtà in Ecuador e Colombia.
Un anno che ci permette, dalla nostra povertà, di arricchire la Congregazione e la Chiesa per il nostro essere religiosi e per l'apostolato che svolgiamo.
Un anno in cui ci sentiamo amati e benedetti dal Signore.
Un anno che ci incoraggia a continuare a fare del bene e a farlo bene.
Un anno in cui la memoria storica di 100 anni è garanzia di un futuro sicuro di speranza.
Tra i vari eventi per celebrare questo grande evento, spicca il MESE MURIALDINO, al quale invitiamo a partecipare tutti i membri della Famiglia del Murialdo, affinché, incoraggiati dalla presenza carismatica del nostro Santo Fondatore, appassionati di sinodalità ed entusiasti della nostra vocazione come educatori, cooperiamo per rendere realtà il Patto Educativo Globale che Papa Francesco ci ha proposto.
La celebrazione del Centenario rivitalizza la nostra missione alla sequela di Cristo, evangelizzando i bambini ei giovani nello stile di san Leonardo Murialdo. La missione dei Giuseppini in Ecuador e Colombia non è finita, in comunione con la Famiglia del Murialdo e con tutti i nostri collaboratori vogliamo continuare a fare la storia e a offrire a tutti, specialmente ai poveri, la Buona Novella e la speranza della salvezza.
P. Raúl Gonzales Puebla csj.
superiore provinciale
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31 Gennaio: san Giovanni Bosco
31 gennaio Memoria di san Giovanni Bosco Geniale formatore della gioventù e patrono della Congregazione Dal Direttorio del 1936 (art. 29) Lo invochiamo come patrono speciale delle nostre opere giovanili, come modello singolare di gioia paterna e santa allegria che deve avere sempre il giuseppino tra i suoi giovani, come maestro sublime di opere geniali e opportune iniziative che formano il mezzo più efficace del nostro apostolato tra la gioventù. Domandiamo a lui la carità fraterna fra di noi, la dolcezza del tratto coi giovani, una tenera devozione alla Madonna, che dovrebbero costituire le note caratteristiche dei figli di san Giuseppe. O san Giovanni Bosco, padre della gioventù, ottienici da Cristo, buon Pastore, un cuore sensibile, la tenacia nell’apostolato, la saggezza nell’educare, il coraggio della testimonianza. Fa’ che, per intercessione della Vergine Maria, aiuto dei cristiani, percorriamo lietamente con i giovani la via che conduce all’Amore. Amen
31 January 2025